Ricorso del Comitato promotori per il referendum contro la legge della SVP sulla "partecipazione civica" è stato accolto dal Tribunale di Bolzano!

Con grande gioia e soddisfazione apprendiamo l'ultimo giorno dell'anno e possiamo comunicare che il ricorso presentato dal Comitato dei 58 promotori per il referendum contro la legge della SVP sulla „partecipazione civica“ è stato accolto dal Tribunale di Bolzano che ha dichierato valide le circa 18.000 firme raccolte con sentenza del 27/12/2013:Das Landesgericht Bozen hat Recht gesprochen:

„In Abweichung der Entscheidung der Kommission für die Abwicklung der Volksabstimmung vom 25.10.2013, werden im Dringlichkeitswege die vom Promotorenkomitee auf den vom Generalsekretär des Landtages vidimierten Bögen gesammelten Unterschriften als gültig anerkannt, mit allen daraus resultierenden Folgen.“

(Non disponendo ancora della versione italiana della sentanza riprendiamo qui la versione pervenutaci e traduciamo a braccio)
Il Tribunale di Bolzano ha sentenziato:

 

"In contrasto con la decisione della Commissione per i procedimenti dei referendum del 25/10/2013, con procedimento urgente e con tutte le conseguenze che ne risultano vengono riconosciute valide le firme apposte sui moduli vidimati dal segretario generale del Consiglio provinciale.

In base a questa sentenza il Comitato dei promotori sarà presente nella campagna referendaria in modo equiparata con tutti i partiti per potersi impegnare a fondo per un deciso NO alla legge della SVP sulla "partecipazione civica" in quanto toglierebbe ai cittadini il potere referendario.

Per ricordare:
La Commissione per i procedimenti dei referendum presieduta dalla dott.ssa. Margit Falk Ebner il giorno 25/10/2013 ha dichierato inammissibile la richiesta referendaria presentata da ben 17.665 cittadine e cittadini che avevano firmato tale richiesta nei mesi dell'estate scorsa. Questa decisione è stata motivata con la mancanza di "certezza  che gli elettori che hanno apposto la loro firma sui moduli abbiano avuto la consapevolezza e quindi la volontà di firmare perla richiesta di referendum confermativo".  Questa certezza non sarebbe stata data dal fatto che i fogli sui quali sono state apposte le firme potevano essere estratti dal foglio esterno sul quale figuravano tutti i dati relativi alla richiesta referendaria e che la segreteria del Consiglio provinciale avesse dimenticato di apporre un timbro di congiunzione tra i diversi fogli.
Il Tribunale di Bolzano motiva la propria sentenza adducendo che i moduli predisposti e presentati dal Comitato promotore alla segreteria del Consiglio provinciale per essere vidimati sono stati restituiti vidimati con la esplicita dichierazione nel protocollo della conformità dei moduli. Con questo il Comitato dei promotori a ragione doveva ritenere che i moduli restituiti pochi giorni dopo corrispondessero perfettamente alle norme di legge. Considerato che non esiste una chiara e univoca norma che richieda che i fogli interni debbano essere timbrati singolarmente l'omissione di tale atto non può essere motivo valido per la non validità dei moduli e delle rispettive firme raccolte su essi. Varebbe così il fumus boni iuris.

A prescidere della sentenza il Comitato dei promotori apprezza con alta stima la disponibilità del giudice di trattare con urgenza il caso addiritura durante le festività natalizie e ringrazia il proprio avvocato dott. Martin Fischer il quale ha steso il ricorso.

Il Comitato dei promotori formato da rappresentanti di quasi quaranta organizzazioni augura a tutte le cittadine e a tutti i cittadini un fantastico anno di democrazia viva e praticata per la nostra terra!


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