Può esserci una sola spiegazione, e questa ci lascia sgomenti.

In questo autunno passato la SVP ha potuto fare due esperienze:

  1. L'esperienza che la commissione per l'accertamento dell'ammissibilità delle votazioni popolari presentate ne ha respinte due: l'iniziativa di sostegno e l'iniziativa per l'introduzione del Consiglio dei cittadini, che avrebbero migliorato e ampliato i diritti di condeterminazione, e
  2. l'esperienza che alle condizioni causate dalla pandemia la raccolta firme appare impossibile.

La SVP non ha presentato nessuna spiegazione e motivazione che l'abbia spinta a fare questo passo. Al rimprovero fattale durante il dibattito di bilancio, non ha nemmeno reagito. Si presume che, quando esiste una buona spiegazione e motivazione che giustifichi un modo di operare criticato, esse vengano contrapposte. In mancanza di esse esisteranno lo stesso dei motivi, che però non vogliono essere pronunciati. Pare incredibile, ma queste esperienze, che la SVP pensava avere potuto fare, saranno state la ragione per la suddetta giravolta. Le condizioni favorevoli si sono fatte evidenti in ottobre/novembre e alla fine di novembre il disegno di legge per la modifica della legge della democrazia diretta è stato presentato dal presidente del Consiglio provinciale: "Adesso è possibile, ora non possono difendersi". È il colmo dell'infamia. Non solo questo partito non riesce a rendersi conto dell'assoluta necessità di collaborazione tra i vari partiti e con la società civile di fronte al drammatico evolversi dell'attuale critica situazione. Al contrario: cerca di sfruttarla al fine di poter fare il bello e cattivo tempo senza il diretto controllo da parte della società civile.

Un mandatario politico può essere favorevole o contrario agli strumenti di democrazia diretta. Tuttavia, indipendentemente da questo, quelli vigenti devono essere garantiti nella loro applicabilità come diritti acquisiti. Ovviamente possono anche essere intraprese iniziative con l'obiettivo di limitare o abrogare detti strumenti in un processo aperto e trasparente. Questo, però, secondo regole sancite per legge. Cogliere l'occasione di sfruttare condizioni aggravanti per l'applicazione di queste regole da parte delle cittadine e dei cittadini a difesa dei loro diritti, è un'impresa ignobile, dato che si teme e si vuole eludere la volontà maggioritaria della popolazione.

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