Progetto partecipativo per una Costituzione provinciale

Ogni associazione, ogni comune e tutte le regioni hanno un proprio statuto, eccetto le regioni a statuto speciale: così l'Alto Adige non ha un proprio statuto e ha come riferimento la Costituzione italiana quale ordinamento legislativo supremo. Le regioni e la provincia autonoma non sono solo degli enti di autogestione all'interno dello stato ma necessitano di una propria legittimazione di base.

Certo, l'Alto Adige ha uno statuto autonomo che però definisce più che altro le competenze della provincia, dei suoi organi  e non  i diritti e doveri basilari, non il fondamento del convivere di persone in un luogo comune. Lo statuto autonomo, nato in comune accordo con i nostri rappresentanti politici e il parlamento nazionale, definisce la cornice dell'autonomia e non è una Costituzione decisa dai cittadini e che regolamenta le modalità di convivenza fra gli stessi sulla base di una condivisone di valori e scelte di fondo riguardo al modo di creare un ordine comune per il bene di tutti.



Il punto decisivo è  la necessità di un processo di riflessione collettiva, in continuo divenire, che crei una maggiore consapevolezza nella popolazione.
L'Alto Adige non ha mai vissuto un tale processo e nelle democrazie puramente parlamentari esso si riduce al massimo ad un referendum popolare sulla Costituzione. In Svizzera, il paese che  più di ogni altro funziona con modalità dal basso verso l’alto, la Costituzione non è un tabù e può essere rinnovata continuamente da iniziative popolari anche in assenza della possibilità di esercitare l’iniziativa legislativa a livello di confederazione: ogni cantone prevede la possibilità da parte dei cittadini di incidere sulla Costituzione anche attraverso revisioni complete che avvengono con il coinvolgimento sistematico dei cittadini. In questo modo il lavoro alle costituzioni e ai regolamenti è un  processo integrativo e unificante, che favorisce la consapevolezza dei cittadini sulla necessità di comunicare in modo civile mantenendo sempre aperta questa comunicazione e cercando una consonanza nei percorsi e negli intenti.

Tutto ciò appare ancora più necessario in Alto Adige dove, dopo la seconda guerra mondiale, senza il consenso delle persone qui residenti, venne creata un’entità artificiale di diversi gruppi linguistici e di diverse culture. I tempi sono maturi per cogliere l'occasione di dar vita a un processo comunicativo finalizzato alla creazione di uno statuto, una costituzione vera e propria, anche se a questo tipo di ordinamento non potrà essere dato potere legislativo. Quello che conta è avviare un processo di cui rimanga documentazione e che rappresenti l'idea di convivenza delle persone qui residenti.

Stephan Lausch, 16 ottobre 2010

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