legate alla riforma dell’Autonomia

  • Modifica dell'art. 47, comma 4, dello Statuto per consentire l'iniziativa popolare sui diritti referendari e sul diritto elettorale.
  • Introduzione dell'iniziativa popolare statutaria come diritto civile, cioè il diritto dei cittadini di richiedere un referendum propositivo per modificare lo Statuto nonché del Consiglio provinciale (con maggioranza qualificata).
  • Trasferimento alle futura "Regione autonoma Alto Adige/Südtirol" la sovranità statutaria, sul modello delle Regioni a statuto ordinario. Questo passaggio consente la modifica dello Statuto da parte del Consiglio provinciale, con maggioranza qualificata, mantenendo in forza il rango costituzionale dello Statuto di Autonomia dopo ratifica da parte del Parlamento.
  • Introduzione della possibilità di un' "Assemblea costituente provinciale", da eleggere direttamente dalla popolazione della provincia, con l'incarico esclusivo di elaborare o rivedere a fondo lo Statuto di autonomia, cioè la "Costituzione provinciale".
  • Introduzione del referendum popolare confermativo per i casi di modifica dello Statuto di Autonomia da parte del Consiglio provinciale (con maggioranza qualificata).

per una riforma della democrazia in Alto Adige

  • Estensione della partecipazione diretta dei cittadini con un buon regolamento della democrazia diretta, introducendo a livello provinciale tutta la gamma dei diritti referendari.
  • Il massimo di libertà di scelta con una radicale riforma del diritto elettorale.
  • Le retribuzioni dei politici (consiglieri e assessori provinciali, sindaci ecc.) nonché i contributi ai partiti passa alla competenza provinciale e quindi potranno essere disciplinati da parte del Consiglio provinciale sia su iniziativa dei cittadini sia su iniziativa del Consiglio stesso (con referendum propositivo nel primo e referendum confermativo nel secondo caso).
  • Introduzione del diritto alla trasparenza dell'amministrazione pubblica (statale, provinciale, comunale), istituendo la figura di garante del diritto all'informazione.
  • Creazione di un ufficio prov.le per la promozione della partecipazione politica dei cittadini.
  • Distinzione più chiara fra partiti, media e potere politico. Garantire l'assoluta autonomia redazionale della Radio-TV pubblica anche dopo il suo passaggio alla Provincia autonoma. Creazione di un garante della neutralità dell'informazione come servizio pubblico.
  • Introduzione del referendum finanziario a livello comunale: a partire da un importo minimo di spesa pubblica per un progetto specifico, un tot minimo di cittadini (esempio: 5%) può chiedere il referendum confermativo.
  • A livello provinciale comunale: abolizione di materie escluse dalla partecipazione dei cittadini, però regolamenti di veto o di maggioranza qualificata nelle votazioni referendarie su argomenti etnicamente sensibili.
  • Abolizione del quorum di partecipazione in tutti i tipi di referendum provinciali e comunali.
  • Rafforzamento delle funzioni di controllo dei cittadini nelle società di proprietà pubblica (delle Provincia e dei Comuni).
  • Possibilità di partecipazione dei cittadini, in veste di contribuenti, alla supervisione delle nuove autorità di riscossione tributaria. A fianco delle parti sociali devono essere rappresentati anche i contribuenti.
  • Settore dell'energia: nelle società di produzione e distribuzione dell'energia elettrica va inserita una presenza istituzionale dei consumatori e dei cittadini in generale.
  • Nuove forme di coinvolgimento dei cittadini nelle procedure di programmazione: diritti di informazione e di proposte sia per associazioni, categorie economiche e cittadini singoli.
  • Ampliamento dell'autonomia gestionale delle scuole
  • Rafforzamento dell'autonomia dei Comuni, come previsto dalla Costituzione, soprattutto riducendo la dipendenza finanziaria die Comuni dalla Provincia, e allargando le fonti di autofinanziamento dei Comuni attraverso tasse e tributi comunali.
  • Regole più eque per la democrazia diretta a livello comunale.
  • Introduzione della materia "politica e diritti civili" in tutti i tipi di scuola media superiore della provincia.

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