Referendum consultivo sull'aeroporto di Bolzano - noi abbiamo già vinto!

In quanto possiamo finalmente votare su quanto finora ha solo deciso la Giunta provinciale.

Rose von BeuysPer noi come Iniziativa per più democrazia il referendum consultivo sull'aeroporto è una buona ragione per congratularci e per ringraziare di cuore le migliaia di persone in Alto Adige che credono nel nostro progetto politico e lo seguono con perseveranza e con il loro sostegno, nonché le molte persone che da tanto tempo rendono possibile finanziariamente il nostro lavoro. Non che con questo referendum consultivo avessimo già raggiunto il traguardo che ci siamo prefissati con l'iniziativa a favore della democrazia diretta. Rimane invece ancora molto da fare. Rileviamo però che con questo referendum voluto dalla maggioranza governativa non si potrà più retrocedere di fronte all'obbligo di prevedere un ordinamento accettabile che renda attuabili queste consultazioni referendarie anche su richiesta dei cittadini.

Ora però possiamo concentrarci sull'altra metà della democrazia, su quella parlamentare, indiretta e di rappresentanza, della quale però la denominazione più usata è proprio quella che si addice di meno, cioè quella di democrazia "rappresentativa", in quanto nella forma e nel funzionamento attuale è tutt'altro che rappresentativa.
È questo il nostro futuro compito, per il quale abbiamo ulteriormente bisogno del sostegno di tante persone nella nostra provincia.

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Rispetto della legge par condicio in vista del referendum sull'aeroporto

Le Istituzioni devono attenersi alla legge sulla par condicio e alla legge elettorale nazionale.

Astensione di informazione istituzionale tesa ad indurre l'elettorato ad esprimersi a favore di una precisa posizione di voto in vista del referendum consultivo del 16 giugno 2016 riguardante l'aeroporto di Bolzano

 

vedi l'esortazione rivolta:

al Presidente della Giunta provinciale Dr. Arno Kompatscher
ai membri della Giunta provinciale
al Presidente del Consiglio provinciale Thomas Widmann
ai Sindaci dei comuni in Alto Adige

e.p.
- conoscenza alla Consulta provinciale per le communicazioni
- ai media in Alto Adige
- all'avvocatura dello stato di Bolzano

ripresentato in Consiglio provinciale il disegno di legge popolare sulla democrazia diretta

Cinque gruppi consiliari vogliono rendere possibile il referendum consultivo su due differenti proposte di regolamentazione della democrazia diretta.

I gruppi consiliari della BürgerUnion, dei Die Freiheitlichen, del Movimento cinque stelle, dei verdi/Grünen/verc e di L’Alto Adige nel Cuore hanno  ripresentato in Consiglio provinciale la nostra proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazia diretta. Con questa ripresentazione gli aventi diritto al voto a livello provinciale dovranno ricevere l'opportunità di esprimere in un referendum consultivo in modo chiaro se preferiscono la proposta di regolamentazione in fase di elaborazione del Consiglio provinciale o quella già accettata nella votazione referendaria del 2009 da ben oltre 100.000 cittadine e cittadini. Solo con l’espressione di una tale preferenza il Consiglio avrà modo di poter adeguare il più possibile la propria legge alle proposte e alle aspettative maggioritarie dei cittadini e delle cittadine.

leggi la motivazione per questo passo

il disegno di legge popolare ripresentato

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democrazia della concordanza come via d'uscita

Lettera aperta ai due candidati sindaco per Bolzano

Diamo espressione alla varietà anche nella politica e consideriamo il suo valore -
la democrazia della concordanza come via d’uscita dalla crisi politica

Come arrivare alla governabilità della città di Bolzano? Quale maggioranza si potrà trovare? La logica vigente della concorrenza tra i partiti, ognuno dei quali lotta accanitamente per acquisire più potere, ci porta a una realtà politica nella quale il governo effettivamente rappresenta sempre meno cittadini. Sommando i cittadini che sono stati esclusi dalla rappresentazione partitica in consiglio attraverso la soglia di accesso a coloro che non si sono visti rappresentati da nessun partito e perciò hanno scelto di non votare, e aggiungendo coloro che hanno votato i partiti che finiranno in opposizione, allora vediamo che regna una maggioranza di governo che rappresenta non più del 30% degli aventi diritto al voto. Non è un buon segno di salute per la democrazia - e il numero dei non votanti aumenterà ulteriormente.

Le cose possono però anche funzionare diversamente.

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Regolamentazione democrazia diretta - la scelta ai cittadini!

CONFERENZA STAMPA 09.10.2015

RIPRESENTAZIONE DISEGNO DI LEGGE SULLA DEMOCRAZIA DIRETTA

Aktion vor dem Landtag am 9. Oktober 2015

Vogliamo

che, nel referendum consultivo promesso e preannunciato sul nuovo disegno di legge riguardante una nuova regolamentazione per la democrazia diretta, i cittadini non possano solo dire sì o no alla proposta del Consiglio, ma di poter scegliere tra due proposte: quella del Consiglio provinciale e quella che proviene dai cittadini.

A tal fine

dev’essere ripresentato in Consiglio il disegno di legge dei cittadini. Si tratta di un procedimento puramente tecnico che non richiede un’identificazione dei gruppi consiliari con il contenuto.

Perciò

come Iniziativa per più democrazia ci siamo rivolti a tutti i consiglieri provinciali chiedendo la disponibilità di ripresentare in forma tecnica il nostro disegno di legge.

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Il referendum confermativo su delibere della Giunta provinciale

Il punto dolente nel nuovo disegno di legge sulla democrazia diretta

La prima commissione legislativa del Consiglio provinciale ha presentato le linee generali del nuovo disegno di legge sulla democrazia diretta. Il referendum confermativo su delibere della Giunta provinciale dev'essere previsto nel testo di legge. Viene rivendicato da complessivamente 60.000 firme raccolte per 4 iniziative popolari e un referendum confermativo nonché da 115.000 voti a sostegno del disegno di legge di iniziativa popolare nella votazione referendaria del 2009.
L'Iniziativa per più democrazia segue con interesse i lavori sulla nuova proposta di legge e ci tiene a mettere in evidenze quanto segue:

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sondaggio tra i candidati sindaco di Bolzano

Quale candidato sindaco è disposto a condividere il potere politico e la responsabilità
con le cittadine e i cittadini?


L'imminente elezione del consiglio comunale di Bolzano a molti cittadini dà l'impressione di essere sprofondati ancor di più nella crisi politica della città che si trascina ormai da tanti anni. La governabilità della città sembra essere più lontana che mai. Questa percezione viene rassodata dal gran numero di liste che si presentano e di candidati sindaco ancora più numerosi rispetto alle elezioni dell'anno passato.
L'Iniziativa per più democrazia però vede la causa della problematica altrove e la avverte in modo più evidente nel fatto che ormai quasi la metà degli aventi diritto al voto si è congedata da questo tipo di politica e non ha nessuna intenzione di farsi da essa rappresentare. Le cittadine e i cittadini non ne possono più di una politica che si presenta come una continua lotta di tutti contro tutti nella quale non ci si batte per le soluzioni migliori per la città, ma dove una maggioranza è sempre tesa a realizzare i propri interessi specifici.
L'Iniziativa per più democrazia in un sondaggio rivolto a tutti i candidati sindaco ha confrontato questi con una concezione di politica oltremodo differente:

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LA DEMOCRAZIA INIZIA NEI COMUNI - Cosa ne pensano i candidati sindaco del 2015?

Abb. 1 - Ergebnisse BOZEN

L’Iniziativa per più democrazia ha inoltrato un questionario con 13 domande ai candidati sindaco nelle elezioni del 6 maggio 2015 di Bolzano e Merano, chiedendo di esprimere la loro posizione riguardante il coinvolgimento, la partecipazione e gli strumenti di democrazia diretta nei comuni. Il 4 e il 6 maggio abbiamo presentato i risultati.

Una politica comunale orientata al bene della comunità non è possibile senza l’informazione, la partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali. Il luogo in cui tali diritti dei cittadini sono sanciti è lo statuto comunale.

La democrazia inizia nei comuni. Qui si ha

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I nostri comunicati
Conteggio articoli:
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