Raccolta firme estesa al 30/9.

DIFENDIAMOCI!

Con il referendum noi cittadini possiamo esercitare il controllo sulle leggi prima che entrino in vigore in modo che vengano fatte per il bene di tutti.

In giugno SVP e Lega Salvini hanno varato in Consiglio provinciale una legge con la quale vogliono abolire il referendum sulle leggi ordinarie.

L’ultima parola ora l’abbiamo noi cittadini!

Grazie allo statuto di autonomia (art. 47) noi cittadini possiamo far sì che questa legge venga sottoposta al voto referendario.

Per impedire che questa legge entri in vigore, entro il 20 settembre dobbiamo raccogliere 10.000 firme autenticate.

FIRMA ORA IN UN COMUNE ED ESORTA PARENTI E AMICI A FIRMARE

Puoi firmare in ogni Comune dell’Alto Adige, a Bolzano anche nei Centri di Quartiere.

Cos’è in ballo:

Il referendum stesso come strumento che ci da il diritto di veto sulle leggi varate dal Consiglio provinciale. Esso è un elemento cardine della democrazia.

L'AZIONE VERGOGNOSA

L'11 giugno SVP e Lega Salvini hanno varato in Consiglio provinciale una legge con la quale vogliono abolire il referendum sulle leggi ordinarie. Questo strumento è stato introdotto nel 2018

  • dopo una decennale lotta di tante organizzazioni,
  • sostenuto da tantissimi cittadini (114.884 nella votazione del 2009 e con sette raccolte firme con complessivamente 70.000 firme autenticate)
  • dopo il referendum del 2014 con il quale i cittadini hanno respinto già una prima volta una legge della SVP che nuovamente non prevedeva il referendum,
  • dopo un processo partecipativo voluto e finanziato dal Consiglio provinciale - e infine votato in modo trasversale sul piano partitico, un fatto questo rarissimo.

Con questo strumento i cittadini possono, se necessario, decidere se una legge può entrare in vigore. Questo diritto non è ancora mai stato utilizzato. Nonostante ciò ha sviluppato in modo inavvertito dai cittadini la sua capacità risanatrice della politica. Esso ha costretto la maggioranza in Consiglio a collaborare con i partiti di minoranza. Ha così dato luogo a un’attività legislativa caratterizzata certamente più di prima dalla ricerca di un consenso. Ma è proprio questo che SVP e Lega Salvini evidentemente non vogliono. Essi vogliono governare da soli. Perciò ora tentano

  • di eliminare niente meno che il referendum confermativo sulle leggi ordinarie,das Referendum wieder abzuschaffen,
  • di affidare la redazione dell’opuscolo referendario, che in vista di votazioni referendarie dovrebbe per legge garantire un’informazione oggettiva e paritaria, alla Presidenza del consiglio provinciale, formata da cinque consiglieri SVP su 6. Lo spazio riservato a ogni partito verrebbe addirittura spartito in base alla presenza numerica in consiglio;
  • di togliere ai cittadini il diritto di indire assemblee dei cittadini estratti a sorte.

Plakat Landhaus

LA NOSTRA RISPOSTA

L’ultima parola ora spetta ai cittadini

Così lo vuole l’art. 47 dello Statuto di autonomia, che grazie a una decisione del Parlamento del 2001 prevede il referendum confermativo. Con esso possiamo sorvegliare che le regole del funzionamento della democrazia vengano determinate con il nostro consenso e tutelarle. E proprio a scopo tutelante ora utilizziamo questo strumento, così come l’abbiamo già fatto nel 2013, quando la SVP ci ha voluto ingannare con una legge con la quale votazioni referendarie sarebbero diventate quasi impossibili. Tale legge fu respinta da noi cittadini a larga maggioranza! Ora dobbiamo impedire che ci tolgano addirittura il referendum stesso, e come se non bastasse, anche un’informazione neutrale sui quesiti oggetto di votazione referendaria nonché il diritto di istituire consigli dei cittadini estratti a sorte.

SVP e Lega Salvini contano sul fatto che nell’attuale situazione molte persone hanno difficoltà ad occuparsi di una questione del genere. A fine 2019 - prima che scoppiasse la pandemia - la SVP aveva lasciato cadere il proprio disegno di legge con cui voleva di nuovo abolire il referendum. Nel bel mezzo della pandemia, nel novembre 2020, invece lo ha ripresentato, presumendo di trovare ora i cittadini indifesi. Non c’è modo più perfido di porsi contro noi cittadini.

COSÌ FUNZIONA IL REFERENDUM CHE ORA VOGLIONO ABOLIRE

referendum info Größerer Ansicht hier.

IL VALORE DEL REFERENDUM

Sovranità

Il diritto di referendum in primo luogo rappresenta il nostro potere di garantire che entrino solo in vigore le leggi effettivamente condivise da una maggioranza della popolazione. Il referendum è il nostro strumento di controllo sulle leggi!

Funzione preventiva

Tutto ciò il referendum lo induce con il solo fatto che esista e senza che venga attuato;

Collaborazione

Il referendum spinge alla collaborazione tra tutti i rappresentanti politici e di essi con noi cittadini;

Fa valere la volontà della maggioranza della popolazione

Il referendum agisce in modo che non governi solo una maggioranza politica che rappresenta, come di fatto attualmente è, solo il 35% degli aventi diritto al voto. Costringe a tener conto degli argomenti di tutti. In questo modo una parte molto più ampia della popolazione può identificarsi con le decisioni politiche;

Coresponsabilità

Il referendum rende i cittadini coresponsabili di ciò che (per legge) determina la società. Se qualcosa non deve valere con esso può essere respinto prima che entri in vigore.

A pari livello

Costringe i rappresentanti politici di mettersi a pari livello con i cittadini, obbliga a dare ascolto alla società civile e di accordarsi con essa.

Più trasparenza

Quanto si presenta in modo non trasparente e incomprensibile sicuramente è più esposto a essere messo in questione con il referendum.

Media più aperti e pluralistici

I media riferiranno posizioni diversificate se non vale solo quello che vuole la maggioranza in consiglio provinciale.

Il diritto di veto

Il referendum è l’origine della democrazia diretta moderna.

"“Il referendum è la chiave decisiva per passare da una democrazia indiretta dominata dai partiti a una democrazia dei cittadini"

Andi Gross

Photo by Wolfgang Wolfahrt (LANAART)
Qui il messaggio (in lingua tedesca) di Andi Gross, politologo e direttore dell’Instituto per la democrazia diretta: Non fatevi togliere il referendum!

COSA PUOI FARE?

Photo by Michele Lonardi

Siamo davvero indifesi? No! Basta andare in Comune e firmare la richiesta di referendum!

Proprio così! Recatevi al più presto in un comune per firmare la richiesta referendaria. La raccolta firme per strada sarà difficile, anche perché l’autenticazione delle firme, dopo vent’anni che era possibile, ora, senza che siano avvenuti cambiamenti di legge, non è più consentita a dipendenti provinciali quali gli insegnanti. La SVP saprà bene perché si è rifiutata finora di rendere possibile la firma online, a differenza di molte altre cose rese possibili online. La raccolta firme online inoltre è stata di recente introdotta in Italia. La stiamo chiedendo da più di un anno, rifacendoci a un verdetto della Commissione per i diritti umani dell’ONU.

Come riusciamo a giungere al voto referendario per salvare il referendum?

Con l’aiuto di tutte le organizzazioni, insieme alle quali abbiamo conquistato questi strumenti di democrazia diretta, dobbiamo raccogliere entro il 20 settembre 10.000 firme autenticate. Come sempre si può firmare presso gli uffici incaricati dei comuni, a Bolzano anche presso i centri di quartiere. Il referendum poi molto probabilmente avrà luogo all’inizio del 2022. In assenza di un quorum di partecipazione decideranno i cittadini che voteranno, e con un NO potranno fare respingere la “legge cancella referendum”.

INFORMAZIONI PER CHI VUOLE AIUTARE

  • Firma quanto prima possibile presso un Comune - dove si può firmare
  • Esorta parenti e conoscenti ad andare a firmare
  • Se sei autorizzato ad autenticare o puoi ricevere la necessaria delega, puoi raccogliere firme tu stesso con un modulo che ti forniamo noi (link all’art.3 della legge 10/2002 con l’elenco di chi è o può essere autorizzato ad autenticare)
  • Aiutare a raccogliere firme presso i tavoli allestiti (calendario)
  • Aiutare a sostenere i costi (notevoli) della campagna. Le offerte sono detraibili nella misura del 19% dall’imposta di reddito. I nostri dati bancari: Cassa Rurale di Bolzano, IBAN: 08081 11600 000300010332. Causale da indicare: Referendum 2021.

Soprattutto nei municipi di tutti i comuni della provincia. Vi preghiamo di utilizzare prima di tutto questa opportunità visto che i tempi sono difficili e abbiamo poco tempo a disposizione per raccogliere firme per strada.

Ogni cittadina e cittadino che ha il diritto di voto al consiglio provinciale può firmare in ogni comune dell’Alto Adige. Questa è una novità in quanto finora abbiamo dovuto raccogliere le firme come previsto in base alla legge provinciale 22/2018 che prevede che funzionari e consiglieri comunali possano autenticare solo le firme di appartenenti al proprio comune. Ora stiamo raccogliendo le firme in base alla LP 10/2002 che non conosce questa limitazione. Vale però la condizione che l’autenticazione avvenga solo nel territorio nel quale il funzionario o il/la consigliere/a esercita la propria funzione.

  • Abbiamo pregato tutte le segreterie comunali di esporre nel luogo di accesso del municipio un manisto giallo formato A3 sul quale si trova indicato dove precisamente (a quale sportello o in quale ufficio) e in quale orario si possa firmare. Chi allora p.e. per motivi di lavoro ha difficoltà a firmare nel proprio comune lo può fare anche in un altro comune.
  • Puoi firmare davanti a persone abilitate o incaricate ad autenticare firme e cioè: consiglieri provinciali e comunali, funzionari circondariali e comunali, avvocati che abbiamo fatto comunicazione al proprio ordine. Qui l’elenco di coloro che hanno dato la loro disponibilità.

Tutti i cittadini italiani aventi diritto l voto per l’elezione del consiglio provinciale.

Il termine ultimo per la raccolta firme nei municipi dopo il prolungamento e sulle strade e piazze è giovedì 30 settembre.

Link alla tabella dei comuni in lavorazione

  • Prima di tutto ricordando conoscenti e parenti di andara a firmare. Se lo fai attraverso il tuo indirizzario sui social mediam raggiungi molte persone. Se hai bisogno di materiale informativo lo trovi qui sotto o puoi rivolgerti a info@dirdemdi.org

  • Come funzionario provinciale, circondariale e comunale nonché in veste di consigliere comunale puoi autenticare le firme dei cittadini e con ciò puoi raccogliere tu stesso le firme. Se puoi e vuoi esercitare questa funzione e assumerti questo compito nei limiti da stabilire da te stesso ti preghiamo di rivolgert all’Iniziativa per più democrazia - info@dirdemdi.org, 0471 324987

  • Tutta la campagna con quale promoviamo il referendum fino a giungere al voto referendario ci costa parecchio. In qualche modo dobbiamo sostenere questi costi. Forse riesci a aiutarci con un contributo!

La firma va autenticata da una delle seguenti persone previste dall’articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53, e successive modifiche: a) notai, giudici di pace, cancellieri e collaboratori delle cancellerie delle Corti di appello e dei tribunali, segretari delle procure della Repubblica, b) dagli avvocati iscritti nel registro che abbiano comunicato la loro disponibilità al proprio ordine di appartenenza; c) presidenti delle province, sindaci, assessori comunali e provinciali,presidenti dei consigli comunali e provinciali, presidenti e vice presidenti dei consigli circoscrizionali, segretari comunali e provinciali e funzionari incaricati dal sindaco e dal presidente della Provincia. d) Sono inoltre competenti ad eseguire le autenticazioni di cui al presente comma i consiglieri provinciali e i consiglieri comunali che comunichino la propria disponibilità, rispettivamente, al presidente della Provincia e al sindaco.

materiale informativo

CHI SIAMO?

Chi sostiene il „referendum salva-referendum“?

37 promotori, in buona parte rappresentanti di molte organizzazioni, il 22 luglio hanno presentato alla Presidenza del Consiglio provinciale la richiesta di referendum confermativo in base alla legge n. 10 del 2002 attuativa dell’art. 47 dello Statuto di autonomia. Tale richiesta è sostenuta da 26 organizzazioni, e il tutto è coordinato dall’associazione Iniziativa per più democrazia, che da ormai un quarto di secolo si batte per una democrazia integrale in Alto Adige.

Stephan Lausch, Otto von Aufschnaiter, Sylvia Mair, Verena Aigner, Konrad Hofer, Karl Zerzer, Lucia Zamperlin, Roberto Pompermaier, Josef Vieider, Helga Schmid, Thomas Benedikter, Gerhard Elzenbaumer, Argante Brancalion, Cristina Herz, Nikolaus Vontavon, Karl Trojer, Albert Pritzi, Erwin Demichiel, Ossi Eisenstecken, Elisabeth Ladinser, Erika Rinner, Klaus Peter Dissinger, Martin Fischer, Franz Linter, Jörg Bauer, Adrian Telser, Franzjosef Roner, Patrizia Insam, Toni Auer, Margot Wittig, Rotraud Wittig, Cristina Giuliani, Priska Auer, Walter Kircher, Gunde Bauhofer, Verena Frei, Martin Fink

Organizzazioni

AGO Sindacato autonomo degli enti locali, ALU Arbeitsgemeinschaft Lebenswertes Unterland, ASGB, Associazione ambiente e salute/Verein Umwelt und Gesundheit, CGIL/AGB, Federazione degli ambientalisti, FridaysForFuture, Economia del bene comune AltoAdige/Südtirol, GS - Sindacato dei dipendenti provinciali, Heimatpflegeverband, Heimat Brixen, Bressanone, Persenon, Lia per natura y usanzes, OEW Organizzazione per Un mondo solidale, Piattaforma Pro Pusteria, PolitiS, SGB/CISL, Südtiroler Schützenbund, Gruppo ambientalista Val Venosta, Gruppo ambientalista Appiano, Gruppo ambientalista Caldaro, Gruppo ambientalista Valdaora, Gruppo ambientalista Salorno, Centro Tutela Consumatori e utanti VZS/CTCU, VKE, Fondazione llse Waldthaler, Patto per il Futuro

CONTATTO

Iniziativa per più democrazia, via Argentieri 15, 39100 Bolzano

Telefono: 0471 324987 (in assenza le chiamate vengono trasferita a un numero priv.)

Mail: info@dirdemdi.org

Web: www.dirdemdi.org e www.salva-il-referendum.org

Offerte: Iniziativa per più democrazia, Cassa Rurale Bolzano, via De Lai 2, IBAN: IT53V 08081 11600 000300010332 Le offerte superiori a 50€ sono detraibili dalle tasse. Invieremo per tempo una ricevuta.

Infos

Aufzeichnung der Landtagsssitzung 11.06.21

Vedi
Autore: Stephan Lausch

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