Lettera aperta al Consiglio provinciale

Prendete finalmente sul serio l'espressa volontà dei cittadini!
 
Per la ben quarta volta in vent’anni, nella prima settimana di marzo 2015 il Consiglio provinciale avrà da trattare e da deliberare su quanto abbiamo presentato in forma di proposta di legge di iniziativa popolare per un regolamento dei diritti di partecipazione politica che renda questi ultimi facilmente accessibili ed efficaci. Un numero sempre maggiore di cittadini ha ripetutamente presentato il disegno di legge in Consiglio, arrivando infine a ben 18.000 firme raccolte in tutti i comuni della provincia.

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Il Consiglio provinciale deve trattare per la ben quarta volta la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per un ordinamento ben applicabile ed efficace della democrazia diretta.

Tra oggi e domani sarà trattato conclusivamente il nostro disegno di legge che abbiamo presentato come iniziativa popolare in autunno 2013.

È un disegno di legge equilibrato che è stato votato a larghissima maggioranza da 114.884 cittadini e riproposto per la ben quarta volta all’attenzione del Consiglio provinciale con complessivamente 41.000 firme raccolte. Se la maggioranza politica è veramente interessata al rinnovamento della politica sarebbe ora una buona occasione per comprovarlo accettando il nostro disegno di legge.

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Memorandum per le elezioni europee 2014

EUROPA: comunità sussidiaria solidale di regioni autonome, con cittadini autodeterminati e responsabili

Poter vivere in modo autodeterminato, responsabile e consapevole è uno dei più alti valori umani; sta a fondamento della democrazia, dello stato di diritto e della tutela delle minoranze. Vogliamo veder realizzati questi valori come base per la convivenza in Europa a tutti i livelli. Pertanto bisogna lasciarsi dietro ogni forma di dominio in cui le decisioni non si basano su un consenso fra i cittadini, e in cui i cittadini non hanno adeguate possibilità di comunicare, dibattere e deliberare liberamente su cosa perseguire o evitare.

Questi valori, noi non li vediamo realizzati e nemmeno veramente perseguiti negli attuali Stati dell’Unione Europea, che in realtà furono creati solo a fini di potere e hanno ormai esaurito la propria ragion d’essere. Al contrario l’Europa è la speranza di una comunità libera e pluralistica che persegue la convivenza,

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Gli incontri con i cittadini voluti dalla Commissione legislativa del Consiglio provinciale sotto l'insegna di più democrazia in Alto Adige

L'Iniziativa per più democrazia invita i cittadini a partecipare alle serate d'incontro volute dalla Commissione legislativa del Consiglio provinciale sul tema „il futuro della democrazia in Alto Adige“. Essa ricorda che lo spunto per questi incontri è la proposta di legge d'iniziativa popolare sulla democrazia diretta che attende di essere trattata in Consiglio.

L'Iniziativa per più democrazia esprime il proprio compiacimento sugli incontri con i cittadini organizzati dalla Commissione legislativa del Consiglio provinciale in sette centri della nostra provincia.

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Informazioni su riforma della legge sulla democrazia diretta

È ora di esaudire finalmente la volontà popolare!

Esprimiamo profonda soddisfazione per l'esito delle votazioni referendarie locali in quanto hanno dimostrato che una maggioranza della popolazione ha deciso non facendosi intimorire né distogliere da quelle forze che addirittura mettono in dubbio la sua capacità di giudizio e che vorrebbero negarle il potere decisionale.

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La maggioranza del NO apre la via a una buona legge sulla democrazia diretta in questa provincia

Non vogliamo sventolare la bandiera della vittoria per aver raggiunto la maggioranza del NO al referendum. Il referendum è stata una mossa di legittima difesa a cui ci ha costretto la dirigenza della SVP. Il treno di quelli che lottano per più democrazia, e che la legge della SVP avrebbe condotto in un vicolo cieco, ha fatto una fermata. Ora bisogna condurlo sul binario giusto, verso diritti di partecipazione civica effettivi e ben applicabili. Negli ultimi anni la SVP ha sempre parlato di dialogo con tutte le forze politiche, ma senza praticarlo. Ora noi puntiamo su colloqui corretti e fruttuosi.
  
In termini assoluti la partecipazione al voto è stata bassa. Ma considerando le condizioni in cui il referendum è avvenuto non è poi male. Certo non è un buon segno se questo risultato è valutato negativamente, per la bassa partecipazione, proprio da coloro che ne sono i principali responsabili: responsabili di aver reso necessario il referendum, responsabili per il momento sfavorevole, per la mancanza di un dibattito pubblico sul tema, e infine anche per la carente informazione istituzionale. Se quel che si voleva era una bassa affluenza, per averla si è fatto tutto il possibile. La media internazionale per la partecipazione a referendum oscilla fra il 30 e il 40%. Dunque col 26,4% siamo solo poco al di sotto. Ed è stata sufficientemente diffusa l’informazione che questa volta avrebbe deciso chi avrebbe votato, senza quorum. Perciò ha votato solo il 26,4%, ma ha deciso il 100% degli aventi diritto. Il restante 73,6% ha deciso di astenersi: cioè essi hanno deciso che i propri concittadini e concittadine dovessero decidere anche per loro.

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Il meraviglioso effetto della democrazia diretta

Ad esempio nel campo della tutela della salute della popolazione

A Malles un gruppo di cittadini si impegna da oltre dieci anni per la protezione della popolazione dall’impiego dei pesticidi in agricoltura: senza effetto e senza che le autorità e i politici abbiano prestato loro alcun ascolto. Tre anni or sono uno sparuto drappello di coraggiosi ha quindi cominciato a battersi per una nuova regolamentazione del diritto a partecipare alla decisioni politiche del proprio comune.

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Appello di personalità altoatesine per il primo referendum confermativo provinciale

Cittadine e cittadini!

Nel referendum del 9 febbraio 2014, rispondiamo con un chiaro NO!
NO alla legge sulla partecipazione civica approvata nella scorsa legislatura in Consiglio provinciale coi soli voti della SVP. Questa legge impedisce una vera partecipazione, perché nei fatti renderebbe impossibili in futuro altri referendum. Ma noi cittadine e cittadini vogliamo assumerci responsabilità per il futuro della nostra provincia e partecipare a decisioni importanti, perché finalmente ci sia un vero rinnovamento politico che duri nel tempo.

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I nostri comunicati
Conteggio articoli:
4

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