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Pubblicato: Mercoledì, 16 Settembre 2020 15:53
Giornata Internazionale della democrazia e presentazione di due proposte referendarie -
la democrazia è un diritto umano!
15 settembre - L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indetto nel 2007 questa giornata come giorno della democrazia. La democrazia è un diritto umano! L'Assemblea ricorda così quanto è scritto nell'art. 21 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948:
„Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. “ e aggiunge al paragrafo 3:
„La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.“
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in merito a questa giornata celebrativa sottolinea che la democrazia è un processo con un obiettivo chiaro: la realizzazione di questo diritto. E pone in rilievo che l'ideale della democrazia può essere realizzato e divenire un beneficio per tutti soltanto se viene perseguito da tutti: dalla comunità internazionale, dalle istituzioni nazionali, dalla società civile e da ogni singola persona.
Democrazia quindi già durante il suo formarsi non significa delega, ma partecipazione di tutti: è richiesto l'impegno di tutti!
Noi come Iniziativa per più democrazia, e con noi molte organizzazioni della società civile e soprattutto decine di migliaia di cittadini della nostra provincia - ricordiamo qui soltanto i 114.884 cittadini che nella votazione referendaria del 2009 hanno votato a favore della nostra proposta per una democrazia diretta completa e ben praticabile - ci impegniamo in questo senso da un quarto di secolo con serietà e convinzione.
Contro l'opposizione e la forte riluttanza della maggioranza governativa a partecipare a questo processo e allo sviluppo della democrazia nel nostro territorio.
Chi governa non soltanto non si impegna di propria iniziativa per un continuo miglioramento della democrazia, ma nemmeno da seguito alla richiesta da parte della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite di eliminare limitazioni e ostacoli eccessivi all'esercizio dei diritti politici di partecipazione. Sia lo Stato italiano sia la Provincia di Bolzano hanno disatteso il termine posto dalla Commissione. Abbiamo provato invano a spingere la maggioranza politica ad assolvere il proprio compito.
Per questo facciamo un ulteriore passo, un passo di natura del tutto nuova!

Tramite il diritto conquistato di poter DECIDERE NOI STESSI cosa debba valere. Proprio così come sta scritto nella Carta dei Diritti umani, ovvero partecipare direttamente.
Ieri, 14 settembre, abbiamo presentato alla Presidenza del Consiglio due richieste referendarie. Si tratta di due disegni di legge sui quali dovranno decidere i cittadini della provincia il prossimo anno in una votazione referendaria. Se 15.000 cittadine e cittadini altoatesini lo richiederanno con la propria firma!
Votazione referendaria su che cosa?
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Pubblicato: Martedì, 11 Agosto 2020 14:29
I soci dell'Iniziativa per più democrazia nella votazione di base hanno deciso:
Le proposte referendarie a favore di un utilizzo più agevole degli strumenti di partecipazione vanno presentate!
Il direttivo dell'Iniziativa può essere soddisfatto: Ha fatto il suo lavoro. Mai fino ad ora così tante persone all'interno dell'Iniziativa hanno espresso il proprio desiderio e la propria volontà! Ben un quarto dei soci dell'Iniziativa ha colto l'opportunità della votazione per corrispondenza per rispondere alla domanda del direttivo rivolta ai soci:
„Volete che vengano presentate due richieste referendarie sulle proposte di legge a favore del „Sostegno agevolato per le richieste di referendum“ e della „Introduzione dell'Assemblea dei cittadini sorteggiati e rappresentativi“ per essere sottoposte al voto referendario?“
per esprimere unanimi: Si, vogliamo ora decidere noi, undici anni dopo la prima votazione referendaria a livello provinciale, in base a quali condizioni vogliamo partecipare alla vita pubblica con gli strumenti di partecipazione e pianare la strada a favore di una democrazia integrale e per renderla sempre più agevole e predisposta alla codeterminazione dei cittadini. Nel 2009 abbiamo dovuto fare l'esperienza che gli strumenti così, come sono stati regolamentati, non erano utilizzabili. Abbiamo lottato per altri dieci anni affinché diventassero praticabili. Ora tocca ai cittadini a decidere, se questi diritti di partecipazione e di decisione referendaria dovranno rimanere utilizzabili così a malapena o se vogliono che questi siano esercitabili agevolmente grazie a regole che semplificano la possibilità di sostegno a iniziative e referendum e con l'introduzione del Consiglio dei cittadini estratti a sorte e rappresentativo, con l'incarico di approfondire e per rispondere alle questioni di grande portata a supporto di decisioni da prendere o dal Consiglio provinciale o attraverso una votazione referendaria.
Si addice l'immagine della cruna dell'ago: Non sarà facile infilarci il nostro lungo filo.
Però se ce l'avremo fatta, allora sarà un piacere continuare a tessere la rete per una democrazia migliore!
È il momento di mettercela tutta - insieme!
vedi: protocollo dello scrutinio della votazione di base