La democrazia che vogliamo!

IL MANIFESTO DELLA DEMOCRAZIA DI DOBBIACO

 

Clausura per la democrazia a DobbiacoProclamazione del manifesto

15 settembre 2023, Piazza Silvius Magnago, Bolzano

Giornata internazionale della democrazia e
Giornata dello sciopero globale per il clima

 

Stiamo vivendo un modello di sviluppo che produce un continuo peggioramento generale delle condizioni di vita e delle condizioni socio-economiche a livello mondiale. Ciò accade particolarmente in condizioni politiche descritte come democratiche e dove però la democrazia è sempre più erosa e indebolita. Questa compromissione delle forme democratiche del processo decisionale rende evidenti le debolezze di un sistema politico che può essere descritto come democrazia solo formalmente, ma non in termini di contenuto o nel vero senso della parola. Sempre più persone non si riconoscono più in questo sistema politico o ne prendono le distanze. Un buon clima naturale e sociale richiede una democrazia basata sui contenuti e pienamente sviluppata, con la quale tutti i membri della società possano esercitare la propria competenza e responsabilità nei suoi confronti.

Il notevole inasprimento e l’aggravamento delle condizioni generali ha spinto i militanti dei movimenti democratici e per il clima in Alto Adige a collaborare per delineare una democrazia in grado di assolvere questo compito. Tutto è iniziato il 6 maggio con una clausura a Dobbiaco. Il risultato è un documento di undici pagine aperto a ulteriori elaborazioni e che costituisce la base per il Manifesto stesso (link) che viene proclamato oggi, 15 settembre 2023, Giornata internazionale della democrazia e giornata dello sciopero globale per il clima. Il Manifesto vuole chiarire che per poter prendere le migliori decisioni politiche possibili per tutti, abbiamo bisogno innanzitutto di una democrazia completa, in cui la forma parlamentare deve funzionare su un piano di parità con quella democratica diretta, partecipativa e digitale-consultiva, in modo che tutti possano lavorare insieme su un piano di parità.

Il Manifesto vuole essere un appello urgente alla popolazione votante della nostra provincia, affinché, al momento di decidere a chi dare il proprio voto nelle prossime elezioni provinciali del 22 ottobre, dia la massima priorità alla questione del tipo di democrazia che vogliamo. Soprattutto un appello a sfruttare ogni opportunità democratica per espandere ulteriormente la democrazia e dunque anche recandosi effettivamente a votare il 22 ottobre prossimo.

Il convegno “La democrazia che vogliamo!” del 20 settembre (link) al Centro Pastorale di Bolzano è un’occasione per farsi un’idea di questo possibile completamento della democrazia e per acquisire fiducia che possa diventare realtà sulla base delle forme già realmente esistenti che verranno presentate al convegno.

 

pensa alla democrazia e vota

LA DEMOCRAZIA CHE VOGLIAMO!

 

Ekklesiasterion Paestum

 

Quattro persone impegnate per lo sviluppo della democrazia in Europa,

in brevi interventi e in una conversazione moderata con Markus Lobis,  illustrano e spiegano forme di democrazia parlamentare, diretta, partecipativa e consultiva-digitale attualmente esistenti, che ci sembrano esemplari per la democrazia che vogliamo.

Mercoledì 20 settembre 2023, ore 18:00-20:30
Sala conferenze del Centro Pastorale, Bolzano, Piazza Duomo

oppure partecipazione online registrandosi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le relazioni saranno in lingua tedesca senza traduzione simultanea.

 

 Moderazione:     Markus Lobis
Relatrici e relatori:
La democrazia della concordanza
    • Prof. Wolf Linder, Istituto di Scienze Politiche, Berna -
La democrazia participativa - Cittadini competenti
    • Veronika Kienzle, Ministero del Baden-Württemberg Baden Württemberg -
La democrazia diretta per la sovranità delle cittadine e dei cittadini
    • Ralf-Uwe Beck, Thüringen, portavoce di Mehr Demokratie e.V. -
La democrazia digital-consultativa - ottenere velocemente e semplicemente l'opinione di molte persone
    • Simon Strohmenger, responsabile della piattaforma online Consul, Monaco -

 Partecipa - proseguiamo sulla strada per una democrazia integrale!

In una situazione che spesso percepiamo come la fine dei tempi, ci rendiamo conto che il sistema politico con cui siamo finiti qui è ciò che chiamiamo: democrazia! Ma forse questa situazione è necessaria per capire di cosa abbiamo veramente bisogno noi esseri umani per vivere bene.

Per poterlo ricercare tutti insieme, abbiamo bisogno di una DEMOCRAZIA COMPLETA. Solo grazie ad essa potremo prendere una decisione vincolante per tutti su ciò che va fatto. Altrimenti ci saranno ancora carnefici e vittime, disuguaglianza e ingiustizia.

Come funziona una democrazia completa?
Parti di essa vengono già praticate con successo altrove. Te le presenteremo e tu il 22 ottobre potrai fare la scelta giusta!

L’autodeterminazione inizia con la nostra democrazia.
In questo convegno mostreremo come essa può articolarsi. Essa illustra e dimostra che ciò che chiediamo nel Manifesto di Dobbiaco per la democrazia (che viene presentato il 15 settembre, Giornata internazionale della democrazia) può diventare realtà.

Partecipa - proseguiamo sulla strada per una democrazia integrale!
 
Förderlogo Amt für Kultur
 

sostegno non raggiunto per le due proposte di legge

È mancato il sostegno necessario alle due proposte di legge di iniziativa popolare
Il loro fallimento conferma che sono state oltremodo giustificate e necessarie!

 

L'Iniziativa per più democrazia comunica che questa volta non è stato possibile raccogliere le 8.000 firme richieste per le due proposte di legge di iniziativa popolare. Con le due proposte si volevano presentare al Consiglio provinciale le misure da prendere per una democrazia diretta più semplice e meglio praticabile e per il diritto di riformare le regole democratiche anche col voto popolare.

Le ragioni dell'insuccesso si possono indicare nel fatto di aver dovuto lanciare le proposte nel momento più sfavorevole, con le elezioni parlamentari anticipate annunciate poco dopo il lancio delle proposte e nel fatto che i cittadini hanno attualmente altre grosse preoccupazioni. Inoltre le condizioni per la raccolta delle firme sono state rese questa volta molto più difficili dall'amministrazione provinciale, limitando la cerchia degli autenticatori. E poi il numero richiesto di 8.000 firme è decisamente troppo alto per quella che di fatto è solo una petizione di massa. Infine è mancata quasi totalmente l’informazione da parte dei media tradizionali. Malgrado questo insuccesso, continueremo a perseguire la strada verso una vera democrazia dei cittadini. Le elezioni provinciali del 2023 saranno decisive. Un sentito ringraziamento a tutti che anche questa volta hanno dato del loro meglio per l'iniziativa.

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Alleanza Più Democrazia

Con un'alleanza di partiti puntiamo a una maggioranza per
più democrazia nel nuovo Consiglio provinciale!

Votate Più Democrazia - votate per uno dei partiti dell'Alleanza!

Logo Partiti Alleanza kl

 

Tisch klSecondo il sondaggio ASTAT 2022, la grande maggioranza degli altoatesini (oltre il 70%) è convinta che i referendum siano importanti almeno quanto le elezioni.

L’attuale maggioranza nel Consiglio provinciale non riflette questa maggioranza. I referendum vengono impediti in modo subdolo. Questa è l’esperienza che si è ripetuta fin dal 2018 con il varo della nuova legge sulla democrazia diretta e la partecipazione. Le carenze tecniche appena sanate non cambiano nulla, se non che è stato aggiunto un ulteriore ostacolo: il dimezzamento del periodo necessario per raccogliere le firme per un referendum.

Con l'Alleanza per più democrazia, l'Iniziativa per più democrazia vuole rendere noti e visibili i partiti che da anni si impegnano effettivamente per la co-determinazione e che ora sono pronti a rimuovere gli ostacoli esistenti e ad approvare i miglioramenti necessari nel nuovo Consiglio provinciale. Per raggiungere l’obiettivo questi partiti nel nuovo Consiglio hanno bisogno di una maggioranza di 18 seggi su 35, mentre ora ne hanno solo 16. Inviteremo quindi i cittadini, e in particolare i non votanti, a garantire questa volta con le elezioni una maggioranza per Più Democrazia in Consiglio provinciale e a dare il proprio voto a uno degli otto partiti dell'Alleanza! L'Iniziativa per più Democrazia è convinta che le prossime elezioni provinciali possano essere l’ultima occasione per rinnovare il sistema politico provinciale nel senso di una maggiore democrazia.

Logo Partiti Alleanza kl

Gli otto partiti dell'alleanza

Die Freiheitlichen - Enzian - Fratelli d'Italia - Grüne Verdi Vërc - Movimento 5 Stelle -
Partito Democratico - Südtiroler Freiheit - Team K

si impegnano nei confronti degli elettori a realizzare con un'iniziativa legislativa all'inizio della nuova legislatura le seguenti modifiche all'attuale legge sulla democrazia diretta e sulla partecipazione:

  1. la determinazione della nostra democrazia deve essere possibile anche tramite votazioni referendarie; questa possibilità va inserita esplicitamente nella legge;
  2. la commissione per l'esame di ammissibilità deve essere composta in modo diverso e il suo compito va ridefinito;
  3. il numero di firme da raccogliere va ridotto e graduato in base all'importanza all'effica­cia degli strumenti;
  4. deve venire introdotta la raccolta delle firme online, come già praticato a livello nazionale;
  5. la cerchia delle persone autorizzate ad autenticare le firme da raccogliere va ampliata;
  6. va prevista la possibilità di poter firmare a sostegno di iniziative popolari e referendum in tutti i comuni;
  7. deve venire garantita l'informazione istituzionale essenziale per l'utilizzo dei diritti di co- determinazione.

Sono queste le modifiche essenziali alla legge attuale che rendono praticabili la co-determina­zione e danno ai cittadini la possibilità di migliorare ulteriormente la propria democrazia.

Votando uno dei partiti dell'Alleanza, l'elettore avrà, come mai prima, la possibilità di veder finalmente riconosciuto questo fondamentale diritto democratico.

Gruppenfoto mittig kl

Vale allora la pena di recarsi (di nuovo) alle urne! Noi questa volta sappiamo cosa scegliamo!

Più democrazia!

vedi il sito dell'Alleanza
www.alleanza-piu-democrazia.eu

 DOCUMENTI

proroga raccolta firme per le due proposte di legge

ATTENZIONE!

PROROGHIAMO LA RACCOLTA FIRME
PER LE DUE PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
FINO AL 7 OTTOBRE

democrazia diretta deeve funzionare come in Svizzera

  • Non abbiamo ancora raggiunto il numero di firme richiesto.

  • Per questo proroghiamo la raccolta firme nei comuni di una settimana fino al 7 ottobre!

  • Perché dovremmo firmare di nuovo?
    L'ultima volta la raccolta firme era il presupposto per salvare il referendum!

  • Invitiamo ora a firmare le due proposte per poter noi cittadini contribuire a risolvere i nostri problemi e per evitarne di ulteriori e maggiori.

  • Con la democrazia limitata a quella rappresentativa siamo finiti in un vicolo cieco.
    Possiamo far valere gli interessi di tutti e il bene comune con le votazioni referendarie.

  • Vogliamo una democrazia diretta che funzioni così bene come in Svizzera!

  • Questo può essere raggiunto con le nostre due proposte.

  • Perciò ti preghiamo di firmare ancora entro questa settimana (fino al 7/10) le due proposte nel tuo comune di residenza!

Non possiamo aspettarci le soluzioni dai politici. Dobbiamo attivarci noi stessi.
Solo insieme, rappresentanti e cittadini attivi, possono affrontare e risolvere
le sfide immense cui siamo di fronte!

Non abbiamo ancora raggiunto il numero di firme necessario per presentare in Consiglio provinciale le nostre due proposte di legge. Anche se i tempi per noi diventano stretti, proroghiamo la raccolta firme di una settimana con la speranza di farcela. Non vorremmo che migliaia di cittadini abbino firmato e noi lavorato per mezz'anno invano.

Perché dovremmo adesso firmare di nuovo?
L'ultima volta in estate 2021 16.500 cittadini hanno firmato affinché si svolga una votazione referendaria per salvare il referendum. In data 29 maggio 2022 il referendum poi è stato effettivamente salvato dal voto di 70.000 cittadini!

Firmare le due proposte di legge ora è importante, affinché gli strumenti di democrazia diretta possano essere sistemati in modo che noi cittadini finalmente possiamo prendere decisioni politiche proprio come prevede lo statuto di autonomia e per poterci confrontare noi stessi con le attuali immense sfide e per scongiurarne di ancora maggiori. Con la mera democrazia rappresentativa siamo finiti in un vicolo cieco. Abbiamo lasciato decidere per noi persone che più che il bene comune rappresentano gli interessi di pochi.

Se devono valere gli interessi di tutti noi, allora dobbiamo poter decidere effettivamente noi tutti quanti.
Questo è possibile con votazioni referendarie.
Siamo noi cittadini che meglio sappiamo quello che ci serve e quello che vogliamo
e che a tale fine insieme abbiamo tutte le competenze ed esperienze necessarie.

È proprio quello che la maggioranza di governo locale vuole impedire nonostante lo statuto di autonomia ci dia questo diritto. Così essa p.e. ha impedito che si svolga un Consiglio dei cittadini estratti a sorte sulle misure da prendere contro la catastrofe climatica incombente, un referendum propositivo sulla tutela della biodiversità nella nostra provincia. Inoltre essa si ostina a non eliminare gli impedimenti e le limitazioni esistenti nella legge sulla democrazia diretta.

Vogliamo una democrazia diretta che funzioni bene come in Svizzera!
È ciò che vogliamo e possiamo realizzare con le due proposte di legge di iniziativa popolare.
Per questo vi chiediamo di cogliere l'opportunità di firmare ancora entro questa settimana le due proposte di legge nel vostro comune di residenza!

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Clima e democrazia

QUALE DEMOCRAZIA VOGLIAMO?

Il 22 ottobre 2023 eleggeremo il nuovo Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano. Con il nostro voto decideremo se in futuro nella nostra provincia ciò che noi cittadini vogliamo conterà o meno.

Un sondaggio ASTAT pubblicato nel novembre 2022 ha mostrato che tre quarti (!) della popolazione considera i referendum importanti almeno quanto le elezioni. Tuttavia i referendum, a livello provinciale e comunale, nel corso degli ultimi cinque anni sono stati impediti.

Poiché ci troviamo in una situazione di crisi profonda e multipla, con le elezioni di ottobre 2023 probabilmente decideremo in modo definitivo il futuro della nostra provincia. Se la crisi o le crisi che ci troviamo ad affrontare si inaspriranno, come sembra inevitabile, sarà prima di tutto la democrazia a soffrirne.

Per questo vogliamo fare della democrazia il tema elettorale più urgente

Ein großer Kreis für eine vervollständigte Demokratie

38 anni fa sono nati i "Colloqui di Dobbiaco" per discutere di una possibile svolta ecologica. In tutte le sue edizioni è stata ignorata la questione della democrazia, di quale tipo di democrazia abbiamo bisogno per avviare una vera svolta ecologica. Pensiamo che questo sia uno dei motivi principali per cui la svolta ecologica non è stata attuata e non solo nella nostra provincia.

Nell'ambito di un progetto di educazione permanente finanziato dalla Provincia, cittadini impegnati sulla questione della democrazia e gli attivisti di Climate Action stanno disegnando il progetto di democrazia che ritengono necessaria per contrastare il peggioramento della situazione di crisi. Un primo incontro si è svolto il 6 maggio presso il Grand Hotel di Dobbiaco.

Un buon clima con più democrazia!

Ralf-Uwe Beck, portavoce dell'associazione tedesca Mehr Demokratie e.V.All’inizio dell’incontro di Dobbiaco Ralf-Uwe Beck ha introdotto l'argomento con un intervento di mezz'ora. Egli è il portavoce di Mehr Demokratie Deutschland (Più democrazia in Germania), è stato membro e poi vicepresidente federale del „Bund für Umwelt und Naturschutz Deutschland“ (Alleanza per l’ambiente e la tutela della natura Germania) ed è stato insignito della Croce Federale al Merito. Ecco il suo discorso, per ora solo in lingua tedesca, ma in fase di traduzione in italiano, dal titolo: "Di quale democrazia ha bisogno il clima?“ Nel prosieguo dell’incontro gli elementi essenziali di una democrazia compiuta sono stati tracciati in sei tavoli di discussione. Il risultato dei lavori sarà ora condensato in un manifesto e costituirà la base per una presentazione pubblica a metà settembre a Bolzano, con esempi concreti di realizzazione e spiegazione degli effetti di una democrazia compiuta. 

Vogliamo così motivare gli elettori a porre la questione della democrazia al centro della loro decisione elettorale.

APPELLO URGENTE

Link al sito delle due proposte di legge di iniziativa popolare

Due proposte di legge di iniziativa popolare per rendere praticabile la democrazia diretta
ATTENZIONE

mancano ancora molte firme per raggiungere il numero necessario per poter presentare le due proposte
in Consiglio provinciale.

I media non informano e non troviamo abbastanza persone che possano autenticare le firme da raccogliere ai banchetti per strada.
La nostra speranza è che il maggior numero di firme venga deposto nei Comuni, anche questa volta nell'ultima settimana.
 
Le 2 proposte di legge possono essere
firmate solo nel comune* di residenza entro il 30 settembre

per esigere dal Consiglio provinciale di eliminare le limitazioni e gli impedimenti all’esercizio della democrazia diretta e
costringere lo stesso Consiglio a decidere su di esse prima delle elezioni provinciali del 2023.

appello urgente - ultimi giorni per firmarePOSSIAMO SE VOGLIAMO

I cittadini sono sempre più delusi di come funziona la democrazia e desiderano migliorarne il funzionamento.
Abbiamo tutti bisogno di confrontarci insieme per affrontare e cercare di risolvere i problemi che ci troviamo di fronte.

A tal fine avevamo presentato negli ultimi due anni quattro richieste referendarie. Esse sono state tutte dichiarate inammissibili con motivazioni a nostro avviso pretestuose. In più viene ostacolato intenzionalmente il sostegno alle iniziative referendarie da parte dei cittadini e la politica locale si rifiuta di attivare anche in Alto Adige la possibilità della raccolta online firme.

Insieme riusciamo a cambiare le cose ...
così come abbiamo salvato il referendum!

Le buone regole democratiche non sono arrivate e non arriveranno come regalo di chi detiene il potere.
Siamo noi, ognuno di noi, a doverle richiedere e a pretendere che vengano attivate. Altrimenti non le avremo mai!

* A Bolzano solo la mattina di lu, mar, giov. anche nell'ufficio nel pianterreno
dietro allo sportello del cittadini in vicolo Gumer.
Altrimento in Segreteria generale nel vecchio Municipio, piazza
Municipio 1°piano, stanza 130, con entrata da vicolo Gumer salendo
al primo piano e proseguendo per il lungo corridoio verso il vecchio
Municipio.
Nei centri civici di quartiere con prenotazione attraverso questo link.

crisi climatica è questione di democrazia

LA CRISI CLIMATICA ESIGE PIÙ DEMOCRAZIA

Venerdì 3 marzo si è svolto lo sciopero globale per la protezione del clima. A proposito affermiamo: la questione climatica è una questione di democrazia. Servono strumenti democratici con cui tutti i cittadini possano concorrere a dare risposte valide a questa domanda. Questo sciopero globale per il clima è per noi un’opportunità per evidenziare fatti che non possono venire smentiti e possibilità incoraggianti sul tema "clima e democrazia":

FATTO n. 1: la questione climatica è una questione di democrazia.

La crisi climatica è la conseguenza devastante del dominio millenario dell'uomo sull’uomo e sulla natura. Una democrazia completata con un valido esercizio di decisione da parte dei cittadini è il superamento di questo atteggiamento centrato sul potere distruttivo nei confronti delle persone e della natura. Ma più la crisi climatica peggiora, minore diventa il margine di manovra democratico.

FATTO n. 2: con una democrazia diretta e maggiormente partecipativa la strada giusta è tracciata.
In varie città della Germania con iniziative referendarie i cittadini sono riusciti a far passare importanti richieste di politica climatica, ad esempio per chiudere le centrali elettriche a carbone più velocemente del previsto. In molte città svizzere, negli ultimi anni, sono state lanciate e vinte le cosiddette "iniziative per il clima urbano" per un migliore clima urbano limitando il traffico automobilistico.
Il 26 marzo 2023 i cittadini di Berlino voteranno sulla domanda: la capitale tedesca dove diventare climaticamente neutra entro il 2030, invece che solo nel 2045 come previsto sinora? In più di ottanta città tedesche ci sono state e ci sono iniziative che con l'aiuto di „referendum sul clima" vogliono far raggiungere al proprio comune l'obiettivo del rispetto del limite di 1,5 gradi. Molti hanno già avuto successo.

FATTO n. 3: su questioni di politica climatica ci sono già più di 100 consigli dei cittadini estratti a sorte in tutto il mondo.
Un consiglio dei cittadini estratto a sorte riunisce molte prospettive diverse, riceve informazioni comprensibili da esperti, consiglia e sviluppa proposte per la politica. Fornisce alla rappresentanza politica proposte di soluzione capaci di avere una maggioranza e aiuti decisionali.

FATTO n. 4: Le persone estratte a sorte prendono decisioni più lungimiranti e coraggiose sulle questioni climatiche rispetto ai politici.

In Francia, nel 2019/2020, il presidente Macron ha nominato un consiglio dei cittadini e in Germania, a metà del 2021, si è tenuto un consiglio dei cittadini a livello nazionale auto-organizzato sul clima. I pareri dei consigli dei cittadini contengono rivendicazioni molto più ampie di quelle perseguite dai rappresentanti politici. Ad esempio rispetto ai limiti di velocità sulle strade e alla conversione dell'agricoltura a una produzione rispettosa del clima entro il 2030.

FATTO n. 5: Ci sono buoni strumenti democratici per integrare le politiche climatiche parlamentari.
Ad esempio una combinazione di consiglio dei cittadini e referendum. Prima le persone estratte a sorte si confrontano e propongono, poi la popolazione vota le loro proposte.

FATTO n. 6: attivarsi politicamente sulle questioni climatiche è possibile e sensato!
In considerazione della finestra temporale ristretta, alcune persone si chiedono: "Il cambiamento climatico è raggiungibile per via democratica?“ Noi affermiamo: non può che essere democratico!

SOLO, E ORA ARRIVA IL GRANDE MA:

Tutto questo è possibile in altri paesi, non in Alto Adige. Anche se 3 quarti degli aventi diritto (ASTAT-Info 74) affermano che i referendum sono importanti almeno quanto le elezioni. E invece assistiamo a disastrosi balbettamenti sul tema della sostenibilità e dobbiamo fare strenua resistenza contro l’assalto della cementificazione. E questo, anche se sulla carta abbiamo una legge sulla democrazia diretta e sulla partecipazione. Che però non funziona, le sue carenze non vengono sanate e vengono sfruttate per ostacolare e per evitare, che essa venga utilizzata.

Non ne possiamo più di questa politica! Con le elezioni provinciali del 2023 serve una maggioranza convinta per PIÙ DEMOCRAZIA se vogliamo finalmente fare ciò che va fatto in vista dell'imminente catastrofe climatica.

 
 

Il tetto brucia - aprite i cancelli

VOGLIAMO SPEGNERE IL FUOCO
VOGLIAMO AIUTARCI DA NOI!

CON DUE PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE NOI CITTADINI VOGLIAMO FINALMENTE CO-DETERMINARE LA POLITICA!

Link al sito delle due proposte di legge di iniziativa popolare

Gesamtbild klSono state ricordate le parole di Papa Francesco che parla della Terra come della nostra casa comune della quale abbiamo il compito di aver cura.
Invece questa nostra Terra brucia: bruciano le selve, si sciolgono le cappe polari e i ghiacciai, si estinguono sempre più specie, catastrofi di siccità e inondazioni di dimensioni bibliche nonché pandemie minacciano la vita di milioni di esseri umani. Cittadini e scienziati dubitano che si stia veramente intervenendo per invertire questi drammatici sviluppi. I cittadini voglio tutti insieme potersi aiutare da se. In tanti Paesi esistono esempi concreti incoraggianti. Alcuni sono stati riportati su manifesti in piazza.

In Alto Adige no! Dal 2018 è in vigore una legge provinciale che avrebbe dovuto rendere fattibili le votazioni referendarie. L'esperienza è un'altra. I referendum propositivi - l'una metà della democrazia diretta - si sono dimostrati non praticabili, e ultimamente i cittadini sono addirittura stai costretti a salvare l'altra metà, il referendum stesso.

Dal 2018, tre referendum propositivi e due consultivi sono stati respinti come inammissibili. E durante la pandemia è stato impossibile utilizzare gli strumenti di democrazia diretta, che invece sarebbero stati ben praticabili con la raccolta di firme online.
Oltre alle carenze tecniche già note, la legge del 2018 ne ha anche di sostanziali, che però vanno benissimo all'attuale maggioranza di governo provinciale, che non vuole sapere di referendum.
 
Questa volta purtroppo in base alle legge provinciale si può firmare solo nel proprio comune di residenza.
Potete firmare fino alla fine di settembre.

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I nostri comunicati
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