Giornata della democrazia diretta a Bolzano
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DEMOCRAZIA DIRETTA:
SCOPRI COS’È DAVVERO!
sabato 7 maggio
ore 15.30 – 22.00
Liceo scientifico Torricelli - via Rovigo, Bolzano
a strada fatta finora per una maggiore democrazia si arricchisce di un percorso nuovo: l’Iniziativa per più democrazia svolge il suo primo sondaggio via Internet. Grazie all’Internet non ci si deve più limitare a votare in un referendum su proposte già determinate, ma si può partecipare anche esprimendo la propria posizione sui dettagli. Entriamo allora nella democrazia digitale proprio con delle domande sullo sbarramento. Si accede al sondaggio andando sul sito dell'Iniziativa per più democrazia cliccando sul banner con l'urna di voto. Il banner lo si trova anche sui siti delle organizzazioni sostenitrici.
Sabato 12 marzo 2011
ore 10, piazza della Mostra, Bolzano
Il referendum dell’ottobre 2009 ha dimostrato che una buona parte del popolo altoatesino desidera far uso dei suoi diritti di partecipazione politica.
Davanti a questo inequivocabile segnale il Consiglio Provinciale ha reagito promettendo un nuovo ordinamento la cui stesura lentamente si sta concretizzando.L’Iniziativa per più Democrazia vuole accompagnare questo processo in modo attivo. Per questo invita i cittadini ad esprimersi pubblicamente su come, secondo loro, i vari elementi della nuova legge dovranno essere regolati.
Il presidente della Repubblica di Mongolia, Tsakhiagiin Elbegdorj, si è recato nel Canton Argovia per informarsi sulla democrazia diretta e il federalismo svizzeri. Ha dichiarato che il suo Paese intende diventare un modello di democrazia diretta per l’Asia.
A questo fine alcuni diritti di Governo e Parlamento dovranno essere conferiti direttamente al popolo. Il presidente ha aggiunto che la Mongolia aspira a una democrazia diretta di tipo svizzero. I politici asiatici si mettono dunque in viaggio per l’Europa, così distante dalle loro tradizioni, per avere lezioni di democrazia. La delegazione mongola era composta di 40 persone, e ha visitato l’Argovia su invito del Governo cantonale. Tsakhiagiin Elbegdorj è presidente della Mongolia dal giugno 2009 e appartiene al Partito democratico. La Repubblica di Mongolia confina con Russia e Cina. Noi ci possiamo solo sognare che i nostri politici altoatesini si rivolgano ai vicini svizzeri per farsi spiegare come funziona una vera democrazia diretta. Loro guardano piuttosto alla Baviera, dove rispetto alla Svizzera la democrazia diretta è quasi inattiva a livello regionale.
Anche su questo argomento le posizioni variano considerevolmente. In Baviera, per ottenere l’autorizzazione al referendum, il 10% degli aventi diritto al voto devono presentare la firma presso il loro Municipio nello spazio di due settimane.
In Svizzera per una proposta del popolo ci sono 18 mesi a disposizione e 100 giorni per un referendum contro le decisioni della rappresentanza politica.
Ci si chiede: con un lasso di tempo molto breve per la raccolta delle firme si vuol forse provare che la questione
Alcuni valori di base non sono divisibili; questo vale anche per il valore sociale della democrazia.
La democrazia non si può ridurre a una parte specifica della vita sociale: essa deve permeare non solo la vita politica, ma tutti gli ambiti della vita sociale, e quindi anche i servizi comuni e l'economia.
Secondo Christian Felber esistono tre forme di proprietà nell'ordine economico:
- la proprietà pubblica
- la proprietà collettiva-privata
- la proprietà individuale-privata
Per promuovere un referendum è necessario che a richiederlo sia un numero stabilito di cittadini. Le firme di quanti cittadini devono essere raccolte per acquisire il diritto al referendum? Entro quale tempo massimo devono essere raccolte le firme? E' evidente che il numero delle firme necessarie non possa essere lasciato al caso ma debba essere deciso sulla base di alcuni criteri e orientamenti. Per stabilirlo si può fare riferimento sia ad un orientamento giuridico logico che ad un orientamento basato sull'esperienza.
Progetto partecipativo per una Costituzione provinciale
Ogni associazione, ogni comune e tutte le regioni hanno un proprio statuto, eccetto le regioni a statuto speciale: così l'Alto Adige non ha un proprio statuto e ha come riferimento la Costituzione italiana quale ordinamento legislativo supremo. Le regioni e la provincia autonoma non sono solo degli enti di autogestione all'interno dello stato ma necessitano di una propria legittimazione di base.
Certo, l'Alto Adige ha uno statuto autonomo che però definisce più che altro le competenze della provincia, dei suoi organi e non i diritti e doveri basilari, non il fondamento del convivere di persone in un luogo comune. Lo statuto autonomo, nato in comune accordo con i nostri rappresentanti politici e il parlamento nazionale, definisce la cornice dell'autonomia e non è una Costituzione decisa dai cittadini e che regolamenta le modalità di convivenza fra gli stessi sulla base di una condivisone di valori e scelte di fondo riguardo al modo di creare un ordine comune per il bene di tutti.