Campagna nazionale per la democrazia diretta
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valuta gli elementi più importanti del disegno di legge della SVP sulla partecipazione dei cittadini
In imminenza del dibattito al Consiglio provinciale sul futuro regolamento della democrazia diretta a livello provinciale l'Iniziativa per più democrazia richiama l'attenzione sulle gravi carenze contenute nella proposta, che la SVP cerca di imporre alla popolazione. A questo scopo ha fatto ricorso alle voci più autorevoli in materia di democrazia diretta a livello europeo, cioè il rinomato istituto di ricerca IRI-Europe a Marburgo (Initiative and Referendum Institute Europe). Il Prof. Andreas Gross e il direttore dell'IRI Bruno Kaufmann nel loro esame sezionano articolo per articolo la proposta SVP riconoscendole qualche progresso rispetto la normativa presente, soprattutto l'azzeramento del quorum di partecipazione. "Questi miglioramenti", commentano gli autori, "verranno però pagati caro dai cittadini, perché sono controbilanciati da una serie di restrizioni eccessive che scoraggeranno tantissimi cittadini dal formulare le proprie istanze per sottoporle al Consiglio e a tutti i concittadini. Regole talmente restrittive penalizzano tutta la democrazia diretta e con questo anche la democrazia in se."
La carenza più grave sarebbe costituita dalla rinuncia della SVP all'introduzione dei due strumenti più importanti della partecipazione diretta, cioè del referendum confermativo e dell'iniziativa popolare con immediato diritto alla votazione referendaria.