Richiesta referendaria dei cittadini respinta
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Il comitato promotore del referendum del 9 febbraio è stato privato del diritto istituzionale di propaganda.
Ricorso al Tribunale.
Il 24 settembre 2013 i 58 componenti del comitato promotore hanno consegnato all’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale 17.633 firme autenticate, creando così le condizioni per lo svolgimento del referendum sulla legge provinciale della SVP in materia di "Partecipazione civica in Alto Adige", da essi richiesto ai sensi dell’articolo 47 dello statuto d’autonomia. Ai sensi di legge una commissione ha dovuto esaminare le firme raccolte, esclusivamente per verificarne la fattibilità e il soddisfacimento delle relative condizioni (almeno 7.966 firme autenticate).
Un’ottima possibilità per conoscere il più importante strumento della democrazia diretta e dire NO alla legge della SVP sulla partecipazione civica che nega i nostri diritti di cittadine e cittadini
Chi invece non vuole rinunciare, ha solo due settimane di tempo per firmare presso il proprio Comune per il referendum contro la legge SVP sulla “partecipazione”.
Un vero sistema parlamentare con il controllo diretto dei cittadini attraverso il potere referendario!
I cittadini hanno sentito chiaro e forte l’allarme! Più del doppio di quanti richiedeva la legge si sono recati nei comuni a firmare per chiedere di sottoporre al voto referendario la legge che la SVP si è deliberata con i soli propri voti.
Il referendum si rivolge contro la legge con la quale il gruppo consiliare della SVP, con i soli propri voti, vuole modificare le regole della partecipazione. Per la prima volta in Alto Adige i cittadini avranno la possibilità di decidere in prima persona se una legge varata dal Consiglio provinciale dovrà entrare in vigore o meno.

